The Longest Journey è un gioco creato da Ragnar Tørnquist per piattaforma PC e distribuito nell'anno 2001. Si tratta di una avventura in terza persona, del tipo punta e clicca. Nella idea originale del suo autore, TLJ era solo il primo capitolo di una non meglio definita serie di avventure, che poi si sono concretizzate in quasi vent'anni in una trilogia.
Il gioco è subito estremamente interessante fin dall'introduzione, dove il giocatore viene immerso in una atmosfera abbastanza misteriosa dai primi fotogrammi, dove un essere misterioso, sospeso in mezzo a due flussi di energia che lo attraversano, sembra prendere improvvisamente coscienza di sè e si allontana dal luogo indefinito dove si trova, originando un malfunzionamento del medesimo luogo.
Svolgendo la storia il giocatore si trova immediatamente nei panni della protagonista, April Ryan, una diciottenne nell'anno 2209, in una ambientazione che sembra essere la Terra di un vicino futuro. La tecnologia infatti è avanzata, anche se non completamente distopica.
April ha degli incubi, dove confonde la sua realtà con un mondo alternativo, diciamo fantasy, dove esistono strane creature e dove la magia sembra ancora esistere. In breve tempo April si accorge che i suoi incubi sono in realtà condivisi anche dai suoi amici e conoscenti e che qualcosa di molto strano sta accadendo in questa sovrapposizione di realtà differenti.
Attraverso la guida del misterioso Cortez, April scoprirà l'esistenza di un mondo alternativo, Arcadia, il luogo della magia, separato dal suo mondo, Stark, il luogo della scienza e raggiungibile attraverso i sogni o attraverso le facoltà speciali di alcuni, come April stessa, dotati del potere di 'shiftare' tra le due realtà attraverso portali.
Su Arcadia, April scoprirà che i due mondi erano stati separati migliaia di anni prima proprio dagli stessi esseri umani, magia e scienza divisi per sempre e uniti solo dal flusso di sogni regolato dal guardiano, in un non-luogo in mezzo ai due mondi. Ogni mille anni il guardiano veniva sostituito da un nuovo guardiano ma, come visto nella introduzione, il guardiano in carica ha lasciato il suo ruolo perché una fazione malvagia ha progettato di riunificare i due mondi e ha eliminato tutti i potenziali nuovi guardiani.
Così, il regno del guardiano è abbandonato e le due realtà iniziano a sovrapporsi col rischio di distruggere il tessuto stesso della realtà.
In quanto in possesso del potere di attraversare i mondi, starà alla nostra April vestire con riluttanza i panni della salvatrice di entrambe le dimensioni.
Questa la trama.
Il gioco, cari amici di Altocorno, senza giri di parole, è bellissimo. Non ci sono possibilità di spiegare scrivendo, la pienezza delle ambientazioni, la consistenza della storia stessa dei due mondi, raccontata da testi trovati in giro o dagli stessi personaggi, attraverso dialoghi lunghi e talvota complessi.
April Ryan è una protagonista straordinaria. Credo che nella storia dei videogiochi raramente si possa assistere alla creazione di un personaggio del genere, con la sua personalità unica, il sio carattere, le sue paure, i suoi sogni. Dopo decenni, April Ryan è ancora nel cuore di tutti i giocatori di TLJ. Basti cercare nei forum o nei commenti o nelle lunghissime attese per i sequel di questo primo capitolo di una trilogia.
April è straordinaria, spiritosa, sarcastica, nostalgica, impaurita, curiosa, determinata, rassegnata. Un caleidoscopio di emozioni che possiede e che trasmette al giocatore, che ride e piange con lei, sorride,cerca, rinuncia, si fa trasportare. Anche davanti agli essere più maestosi o pericolosi del gioco, April ha sempre una battuta, ovvero un rispetto o una considerazione sua propria. E' trascinata dagli eventi e li trascina essa stessa, come nelle parole dello stesso autore, in uno dei dialoghi del gioco : 'A Wave is someone who propels people and events towards change, towards the future. You are a Wave. There are ripples from your passing, and they spread wide and far. Those ripples will never die down. The worlds will be changed by your journey'.
L'equilibrio degli enigmi è sostenibile, piacevole, tranne solo in un paio di occasioni forse discutibili. I personaggi comprimari sono anche essi molto ben definiti, mai ripetitivi. A molti di loro ci si affeziona lungo la strada o si sorride ai dialoghi.
La traduzione italiana a me non è piaciuta, meglio l'originale.
Il gioco vi impegnerà per diversi giorni e forse anche per più volte, se vi tornerà la voglia di immergervi nuovamente nelle atmosfere di Stark e Arcadia.