Cadmo "Il Placido"
Razza: Umano
Classe: Mago (mistico)
Combattimento/Tattiche: Generalmente, al primo segno di combattimento (e talvolta anche prima), Cadmo si tira sulla testa il cappuccio del proprio Mantello Elfico, sottraendosi alla vista dei nemici. Di norma in questa condizione di relativa invisibilità - ma anche quando non riesce a celarsi - si fa da parte e, mentre i suoi compagni si gettano nella lotta, egli osserva attentamente gli avversari e l'ambiente circostante, cercando di acquisire informazioni importanti e studiando ogni possibile indizio che possa portare vantaggio ai suoi. Questa scarsa partecipazione pratica agli scontri gli vale spesso i duri rimproveri di Ultimo, ed in effetti Cadmo si forza ad entrare in mischia solo quando la situazione è disperata o quasi. Finché è possibile, invece, cerca di supportare il gruppo con la propria mente più che con gli incantesimi, che preferisce di scongiurazione, incantamento e charme, poco adatti alla lotta. Nondimeno, l'oculato uso di tali magie non direttamente "offensive" si rivela spesso fondamentale per la risoluzione positiva di molti scontri.
Alleati/Compagni: Cormyr; ALTUR, THORKUN, ULTIMO, EREBUS, NEY; non sembra avere con GEOFF, MAGUS e TUG gli stessi problemi mostrati dagli altri membri della Compagnia.
Nemici/Avversari: Nessuno in particolare.
Aspetto: Cadmo appare come un uomo alto e massiccio sui 35/40 anni, con lunga barba e capelli altrettanto lunghi, sempre arruffati e con qualche venatura grigia. Porta sulla fronte una piccola fascetta con la quale tiene lontano dagli occhi i ciuffi più indomiti, ed il suo viso paffuto è invariabilmente o distratto o illuminato da un sorriso bonario. Di naturale solidissima costituzione, ma un poco sovrappeso, si rivela - anche per una questione caratteriale - estremamente lento in tutto ciò che fa, e sembra che anche la più piccola delle azioni gli costi una fatica insopportabile. Porta una lunga e resistente tunica di buona fattura, una corpetto di pelle ed un mantello, senza curarsi troppo del loro stato di pulizia e della loro integrità; non si separa mai dal suo bastone e recentemente non è insolito vederlo girare con una Pietra Magica che gli orbita intorno alla testa.
Personalità: Cadmo iniziò ad essere chiamato "il Placido" già prima di lasciare Maiverno, e tale appellativo è in effetti il termine più semplice ed azzeccato per definirlo. Sempre calmo e di buon umore, accomodante ed anche un poco burlone, amante dei piaceri della vita (quali ozio, donne, cibo, vino e distillati vari), mai incline al litigio, a Cadmo è sconosciuto il significato dei termini rabbia, rancore e cattiveria quasi quanto gli è oscuro quello delle parole fretta, sudore e duro lavoro. Il suo carattere pacato, bonario e pigro si è sposato infatti benissimo con la filosofia di vita che si è gradualmente creato negli anni, prima con studi e riflessioni, poi grazie agli insegnamenti di Ugenor, a quelli di Nus ed alla meditazione quotidiana. Benché tale filosofia si basi su un costante accrescimento di consapevolezza spirituale, e come tale sia difficile definirla a parole nel suo senso più profondo, all'atto pratico essa si manifesta con una generale attribuzione di importanza relativa alla quasi totalità delle cose. A Cadmo può dunque interessare molto, e molto può trovare piacevole; ma quasi niente è per lui così importante da giustificare sacrifici di un certo tipo. Non le ricchezze, non il benessere, non l'onore, non l'amore né il potere. In fondo neanche la conoscenza, se può essere fatta in altro modo ed altro momento. I pochi punti fermi sono rappresentati dalla sacralità della vita e da pochissime altre cose, ma anche in questi casi Cadmo cerca di non perdere mai di vista la realtà, preferendo sempre far funzionare il proprio cervello prima di agire. Così, difficilmente egli reputa necessario sforzarsi (e questo si rispecchia anche in una insolita mancanza di energia muscolare, a dispetto della stazza), affrettarsi, adirarsi o prendersela per qualcosa; lentezza e calma con per lui assai meno impegnative, più piacevoli ed a suo avviso, in molte situazioni, decisamente più convenienti rispetto alla foga ed alla rabbia. Le poche, notabili eccezioni sono limitate a mischie, fughe ed altre circostanze analoghe; sono questi gli unici casi in cui il Placido mostra un volto appena diverso. Al di fuori di questi, torna ad essere il mite personaggio di sempre, assennato e remissivo elemento di supporto della Lancia d'Argento (ma subdolamente pesante nelle decisioni importanti) e della Compagnia in genere.
Luoghi frequentati: Dintorni dell'Alto Corno, quando non in missione.
Storia: Figlio di un abile artigiano vasaio, Cadmo nasce a Maiverno nel Nottale del 1336 CV, e lì trascorre i primi 19 anni della sua vita. In questo periodo il giovane riceve una buona istruzione di base ed apprende il mestiere dal padre.
Ben presto inizia a mostrare da un lato una insopprimibile curiosità, dall'altro una sensibilità artistica decisamente sopra la media; le due cose perfettamente in sintonia con la scelta di essere fedele di Oghma.
Benché, quando si mette al lavoro, produca pezzi di squisita fattura che portano lustro alla bottega del padre, Cadmo è però generalmente svogliato; si mette all'opera solo quando si sente particolarmente ispirato, passando la maggior parte delle giornate in ozio, perso in qualche lettura, o impegnato a smaltire i bagordi di una vita sregolata come quella che conduce. Spesso assorto in profonde riflessioni su vari aspetti dell'esistenza, sviluppa un senso di inquietudine e di insoddisfazione che ripropone spesso anche nei pezzi che produce. Nel 1355 CV incontra Ugenor il Camminatore, uno stregone errante originario del Cormyr. Questi, affascinato da un vaso decorato dal giovane, rileva in Cadmo grande sete di conoscenza ed una buona predisposizione all'apprendimento della Magia, così gli offre di seguirlo nei suoi viaggi. Cadmo intravede nell'offerta la possibilità di trovare risposta a molti dei suoi quesiti, oltre all'opportunità di sottrarsi alla per lui troppo rigida vita della bottega. Accetta, dunque, ed inizia un lungo periodo di spostamenti insieme al suo mentore, soprattutto nel selvaggio Nord e per la Costa della Spada. Cadmo in questi anni ha così modo di vedere numerose città, culture e razze disparate, oltre che, da molto vicino, alcune delle catastrofiche vicende del Periodo dei Disordini; facendo questo riesce comunque ad apprendere gradualmente le tecniche di meditazione e di esteriorizzazione ed i primi rudimenti dell'arte magica; impara molto sulle storie e sui costumi delle zone che attraversa e sviluppa un rapporto nuovo con la natura. Nel 1361, per poter progredire sulla via della conoscenza, la sua strada si divide da quella del suo maestro, e Cadmo inizia un percorso solitario. La sua meta è, come suggeritogli da Ugenor, la dimora di Nus, il Mistico della Montagna, sui Corni Tempestosi del Cormyr. Egli, che ha fama di viaggiare in altre "sfere di realtà", potrà probabilmente dare qualche indicazione utile alle crescenti domande di Cadmo sulla natura di questo mondo. Più che un viaggio verso il Cormyr, però, quello di Cadmo è un placido vagabondare che dura quasi sei anni. E' solo sul finire del 1366 CV che riesce ad incontrare Nus. Per un poco di tempo ne è ospite e ne assimila il pensiero. Poi decide di ripartire, ma si accorge subito di non aver più desiderio di viaggiare. Su consiglio del Mistico, individua un rudere poco distante e vi si stabilisce. Il territorio montano è però sotto la giurisdizione dell'Alto Corno e ben presto Cadmo viene visitato da una pattuglia della Fortezza e portato alla Guarnigione: come già accadde per Nus stesso , egli avrà disponibilità delle rovine solo se accetterà di mettersi al servizio dei Dragoni Purpurei quando richiesto. Cadmo accetta, ignorando che da lì a poco sarebbe stato inserito nella Lancia d'Argento della Compagnia delle Molte Razze, in continuo viaggio per i Reami.
Scopi/Motivazioni: Tacendo sul desiderio di godersi i piaceri della vita in completa tranquillità, per lungo tempo l'unico scopo serio di Cadmo è stato quello di conoscere meglio se stesso e la natura che lo circondava attraverso la meditazione. Relativamente appagato dopo il lungo viaggiare, gli insegnamenti di Ugenor e di Nus, con l'esperienza con la Compagnia delle Molte Razze gli si è però aperta una nuova prospettiva. Da quando infatti ha iniziato a viaggiare con i suoi nuovi compagni, Cadmo ha aumentato molto le sue capacità magiche e le sua conoscenza delle cose arcane, e considera questo nuovo apprendimento assolutamente stimolante - tanto da far sopportare i pericoli e le fatiche dell'essere nuovamente in viaggio. Attualmente, a tutti gli effetti, Cadmo media tra queste tre aspirazioni (pace e beatitudine, meditazione e natura, magia e conoscenza) con lieve predilezione per la prima.